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Cassa integrazione per Covid 19

  • Postato da: Chiara Sabatini

Il d.l. n. 34/2020, c.d. Rilancia Italia ha previsto la possibilità per i datori di lavoro di incrementare i trattamenti di cassa integrazione previsti per l’emergenza coronavirus per un ulteriore periodo di cinque settimane con la causale “covid-19 nazionale” da utilizzare entro il 31 agosto 2020.

Tale implementazione è in ogni caso subordinata all’effettiva ed intera fruizione delle 9 settimane di cassa integrazione inizialmente previste dal d.l. n. 18/2020 c.d. Cura Italia. Il periodo complessivo si integrazione salariale utlizzabile tra il 23 febbraio ed il 31 agosto 2020 è pertanto complessivamente di 14 settimane.

È previsto inoltre un ulteriore periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali di emergenza di quattro settimane da utilizzare nel periodo tra il 1 settembre 2020 ed il 31 ottobre 2020.

Una riflessione: considerato che i licenziamenti sono vietati fino al 17 agosto, le imprese che avranno utilizzato interamente le 14 settimane previste e non abbiano ripreso la normale attività si troveranno ad affrontare il problema di scegliere se retribuire i lavoratori in esubero senza utilizzarli o collocarli in aspettativa non retribuita. Sarebbe quindi auspicabile che la scadenza degli ammortizzatori sociali coincidesse con la fine del divieto di licenziamento.